“Un filamento si fa strada saggiando tutt’intorno, orientandosi sempre verso le sue sensipinae, e tu sai per istinto che permettergli di arrivare lì sarebbe una sciagura. Cerchi di agganciare il filamento principale, pensando magari di fermarlo o di prosciugarne la forza, ma

oh, no

c’è odio e

facciamo tutti ciò che dobbiamo fare

c’è rabbia e

ah, ciao piccolo nemico”.

Ci sono libri belli e libri brutti. Poi ci sono i secondi libri delle trilogie, che sono praticamente i libri più belli di sempre, e Il Portale degli Obelischi per me è proprio uno di quei casi.

il portale degli obelischi

Un vortice di informazioni che svela storie presenti e passate, che impianta la verità di ciascuna di esse nelle nostre menti, tassello dopo tassello. Vi esploderà il cervello o il vostro cervello avrà uno di quei momenti-rivelazione incredibili che capitano poche volte nella vita (come con Lost o Attack on Titan), e verrete incredibilmente soggiogati da questa cosa.

In il Portale degli Obelischi la Jemisin ci seduce e ci incanta, scartando a poco a poco i suoi regali per noi: la realtà dietro quella finzione che ci ha propinato nel primo libro, il vero mondo dietro a quel velo misterioso che attraverso il nostro personaggio, Essun, abbiamo imparato a conoscere. Il mondo non è sempre stato così, e le stagioni non sono sempre esistite. Ma a cosa servono gli obelischi? Da cosa è originata questa Stagione, che sembra essere destinata ad essere l’ultima? E dov’è Nassun?

Tutte queste nostre domande troveranno una prima risposta in questo libro. Un libro che è volto a preparare un finale probabilmente esplosivo, carico di pathos e ulteriori rivelazioni, ma che lo fa con un ritmo veloce e serrato. Se il primo si lasciava sorseggiare lentamente come un buon vino rosso, per decantarne le particolarità e le qualità, questo secondo libro si lascia divorare come una buonissima fetta di torta. Scorrevole, incalzante, una vera e pura droga che non sarà mai abbastanza.

Ma andiamo a noi: cosa succede qui?

il portale degli obelischi

La Quinta Stagione ci ha lasciati – noi, cioè noi lettori in quanto Essun –  all’interno di una nuova e misteriosa comm che non vorrà lasciarci andare. Perché sappiamo troppo, sappiamo della sua esistenza, ma soprattutto siamo utili. Ed è proprio questo il motivo per cui la comm che vive sottoterra accoglie i rogga, gli orogeni. Purtroppo però “essere utili non significa essere eguali” e in alcune occasioni riscontreremo molto la verità di questa cosa.

Il nostro scopo era raggiungere Nassun, ma questa nuova situazione ci pone i bastoni tra le ruote. Nel Portale degli Obelischi però ci verrà mostrata un’altra faccia della storia, ed è così che impariamo a scoprire il mondo anche attraverso il punto di vista di Nassun – che però non siamo noi, proprio noi lettori, perché noi rimaniamo Essun ed Essun soltanto. Nassun non è la figlia che ci aspettavamo, e questo ci incuriosirà ancora di più. Calcolatrice, curiosa, enigmatica… ma soprattutto potente, forte. Persino più di sua madre. Una bambina di dieci anni con tutto quel potere può essere un pericolo o una manna dal cielo, a seconda dei casi. La accoglierà un personaggio a cui impareremo a guardare con degli occhi differenti, qualcuno che inizierà ad introdurre dubbi nuovi sulla sua stessa natura: Schaffa, il Custode.

il portale degli obelischi

Saranno tante le nostre domande, ma tante anche le risposte. Scopriremo chi è Hoa, ma soprattutto chi sono realmente i mangiapietra… e quando capirete vi verrà la pelle d’oca. Ma capiremo anche a cosa servono gli obelischi e il reale scopo che hanno in questa storia.

Questo libro gioca sui segreti svelati, scoprendo una carta dopo l’altra e andando sempre più a fondo nell’intricato dilemma creato dalla Jemisin. Una storia che più ingarbugliata di così non si può, con un worldbuilding che diventa sempre più pazzo. Inoltre, la storia porta sempre con sé una profondità e un sentimentalismo così umano quanto crudele.

il portale degli obelischi

Vero.

Profondo.

Reale.

Rivelatore.

Intrecciato e strappa-cuore.

Questo è Il Portale degli Obelischi.  

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