di Laini Taylor

Oggi parliamo della mia prima lettura del 2021: Il Sognatore di Laini Taylor, edito da Fazi Editore.

Dire che questa lettura è stata un piacere per gli occhi e la mente è riduttivo. Mi sono totalmente immersa e perduta nel mondo di Pianto, tra uno struggimento e un “lo sapevo!”, tra un sogno meraviglioso e un incubo inaspettato, e di una cosa sono sicura… è stata la lettura e la scoperta giusta al momento giusto.

copertina il sognatore

Il Sognatore di Laini Taylor è una bella sorpresa, ricca di fantasia, immaginazione e sogni. Tanti, tantissimi sogni e leggende… e tra una storia fantasiosa e un mito antico scopriamo le vite e le vicende di Lazlo e Sarai, un sognatore e una dea in gabbia.
I misteri regnano sovrani e noi, in cuor nostro, siamo un po’ come Lazlo, alla continua ricerca delle soluzioni a tali misteri.
La stessa scoperta di Pianto attraverso gli occhi e i racconti dei personaggi è un po’ una poesia, un dipinto da mille colori pastello.

Ma non ci sono solo Lazlo e Sarai a farci compagnia in questo mondo misterioso. I personaggi di questo libro sono ben caratterizzati e finirete per amarli tutti per le loro straordinarie peculiarità, anche nei momenti più improbabili.

“You’re a storyteller. Dream up something wild and improbable. Something beautiful and full of monsters.

“Beautiful and full of monsters?”

“All the best stories are.”

Consiglio questa lettura? Assolutamente sì. Questo libro è un inno al mondo dei sogni e all’universo dell’immaginazione, una fantasia fatta carta che ti cattura nella sua fascinosa atmosfera.

lazlo e sarai ritratti in una scena de Il sognatore

Non mi aspettavo di affezionarmi così tanto a Lazlo, di sentirlo così vicino a me e alla mia personalità, ma così è stato. Questo libro è un viaggio, un bel viaggio colorato e spensierato, un mondo delle fiabe per adulti, e merita, merita, merita!
Alla fine della lettura credo di essere arrivata a svelare uno dei misteri principali del libro, ma penso sia una consapevolezza che nasca di pagina in pagina, a partire dal momento in cui, insieme ai faranji, ci troviamo davanti alle mura di Pianto, La Città Invisibile dal vero nome dimenticato.
Il finale, però, non me l’aspettavo così tanto. Ho sperato tanto fino alla fine, ma sono state speranze vane.
Di cosa sto parlando? Beh, leggete il libro e saprete!

Noi, ci leggiamo prossimamente con la Musa degli Incubi.

“Without his books, his room felt like a body with its hearts cut out.”

🔴 E per chi invece ha già intrapreso, come me, questo viaggio e questa lettura: cosa ne pensate? Vi ha catturato? Vi aspettavate di più?

In ogni caso, sono curiosa di avere un vostro parere riguardo a questo libro, per cui sarò felice di leggervi qui sotto nei commenti ⬇️🌸

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