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le notti di cliffmouth, mattia manfredonia, casa editrice lumien

La trama di Le notti di Cliffmouth, Luci verdi dall’inferno è composta da diverse storie e percorsi ricoducenti a più personaggi ben differenziati tra loro. Le loro vicende iniziano scollegate, permettendo al lettore anche di esplorare maggiormente il worldbuilding, ma finiranno per incrociarsi nella tenebrosa Cliffmouth, tra la nebbia di boschi misteriosi in cui pullulano creature maligne.

Tra le tonalità cupe e gotiche del racconto, ci muoviamo nella nebbia di misteri di Cliffmouth che Hazebelle e Cordelia hanno intenzione di scacciare. Luogo di ritrovo e che resiste al male che si cela nell’oscurità è la Bruma Smeralda, locanda in cui le due Dame si recheranno e che sarà punto di raccolta per personaggi, indizi e avvenimenti. Proverete a raccogliere indizi, a mettere insieme i diversi pezzi del puzzle, ma chissà se le vostre intuizioni sapranno cogliere il vero. In questo primo volume dedicato all’introduzione di un ampio e meraviglioso worldbuilding, Manfredonia si concentra sui dettagli, con descrizioni meticolose e precise, portate avanti da una scrittura piacevolmente classica, raffinata, persino carezzevole nei confronti del lettore e a tratti “vintage”, che mi ha fatta sorridere, risvegliando alla mente ricordi di antiche storie fantasy.

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La caratterizzazione messa in atto su ciascun personaggio realizza individui grigi, con zone buie da esplorare e luci virtuose che si affacciano sulla storia rischiarando il cammino. Questo crea personaggi con cui non sempre si trovano affinità e che non si amano alla prima lettura, ma “persone” concrete nel mondo fittizio in cui si trovano. Partiamo da Hazebelle, Dama del Cordoglio e personaggio misterioso per eccellenza in questo libro. La più enigmatica, seguita perpetuamente da ombre oscure che ci sono ignote. Cosa avrà vissuto? Cosa cela il suo passato? E’ una donna fatta di misteri impenetrabili da cui difficilmente riusciremo a trarre qualcosa, ma una cosa è certa: meglio non farla arrabbiare. Al suo fianco troviamo Cordelia, novizia Dama del Cordoglio e totalmente agli antipodi rispetto alla sua maestra, ma il contrasto tra le due non sempre dispiace. I più potranno odiarla e mal sopportarla, ma personalmente ho letto nella costruzione del suo personaggio una crescita che noi lettori seguiamo lentamente, come se insieme a lei iniziassimo ad apprendere, pezzo dopo pezzo, ciò che cela questo mondo cupo e annebbiato da vizi e desideri. Ottusa, spesso bigotta e costantemente sospettosa, ma affamata di sapere e conoscenza e di un futuro che ha idealizzato per sé stessa. Anche qui, il suo passato non è del tutto certo e presenta interessanti risvolti per conoscere a fondo questo personaggio non particolarmente semplice. Nonostante gli aspetti negativi del suo carattere siano stati messi più in luce rispetto a quelli degli altri personaggi, sono curiosa di vedere che sviluppi sono previsti per la piccola, ambiziosa e cocciuta Cordelia.

Abbiamo poi Nigel, uno dei personaggi che ho più apprezzato per il suo essere paziente, ma anche per spingere Hazebelle e Cordelia ad accogliere determinate idee o situazioni. Nigel è l’anello di congiunzione tra le due figure femminili più in opposizione, un terzo elemento necessario che incorpora più l’idea di eroe nel libro, nonostante questa figura non venga completamente manifestata da nessuno. Altro personaggio di cui ho apprezzato la lettura è un orco: non pensavo che un orco all’infuori di Shrek potesse entrare tra le mie grazie, e invece così è stato, grazie al simpatico e fedele Karjack. Simpatico nel suo modo di fare ed esprimersi, di ampie vedute e uomo di mondo… ma soprattutto di mare, considerato che è un marinaio, di conseguenza anche particolarmente rozzo. Ma ha anche dei difetti.

Edward e Greta sono forse i personaggi con cui ho empatizzato meno, probabilmente perché il velo di sospetto introdotto all’inizio della storia ha continuato a pervaderli dal mio punto di vista. Ho trovato però molto interessante il modo in cui i due cooperano tra di loro, sviluppando un rapporto piuttosto interessante.

Razze diversi, caratteri eterogenei, tutti mossi da obiettivi e scopi differenti, ma con un destino evidentemente in comune. Questi (e molti altri) personaggi condivideranno paure e sospetti, esaleranno respiri affannosi correndo insieme tra le nebbie di Cliffmouth, urleranno al mare durante la tempesta, sfoglieranno pagine e pagine di tomi e sussurreranno storie occulte, combatteranno creature oscure e sbarreranno gli occhi nell’osservare mistiche luci verdi, ma tutti, tutti quanti, lotteranno per salvarsi la pelle e reprimere il male che si cela a Cliffmouth e che da troppo tempo si diverte a dilaniare le carni della povera gente.

Le notti di Cliffmouth non fa dell’azione il suo punto di forza, cosa che mi è un po’ dispiaciuta, ma è sintomo ed evidente condizione dell’essere un primo volume introduttivo di questa magica – e anche alchemica! – dilogia. Chissà cosa ci porterà il nuovo volume… non lo sappiamo, possiamo solo ipotizzare, ma una cosa è certa: ci ritroveremo alla Bruma Smeralda.

I complimenti vanno all’autore per aver saputo portare alla vita un mondo che evidentemente celava dentro di sé da tanto, tantissimo tempo: l’accuratezza posta nelle descrizioni di questo libro è evidente, il modo in cui luoghi, personaggi e vicende vengono narrati rendono palese l’amore che Mattia ha messo in questa storia. Leggendo questo amore viene a galla a pieni polmoni e chi ama i libri come me può solo ammirare tutto ciò. Bravo.
Ringraziando inoltre Lumien per questa bellissima copia, volevo congratularm con loro. Sin dai loro primi passi credevo tantissimo nel loro lavoro e devo dire che mi hanno saputa stupire. L’edizione di Le notti di Cliffmouth è meravigliosa, una flessibile che adoro e che è stato un piacere leggere e ammirare nei dettagli. Bella la mappa, bellissima la copertina che a fine libro assume un senso in ogni singolo componente (proprio come avevano promesso annunciando il libro!), stupende le illustrazioni interne che aiutano a fare atmosfera durante la lettura. Bravi, bravi, bravi! Possiamo asserire che oggi lo stendardo del fantasy italiano è finalmente portato avanti da un ambasciatore che sa il fatto suo e che sa come valorizzarlo.

Adesso mi rivolgo a voi lettori: chi ha già letto questo libro? E chi invece pecca di non conoscere ancora l’esordio di Manfredonia? Sappiate che il libro arriva in un bellissimo e curatissimo pacchetto: se siete curiosi, vi invito ad accaparrarvelo qui!

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